Telefono

+393493950399

Email

info@laviadelloyoga.eu

Orari di apertura

Aparigraha

“Ridurre ciò che si possiede allo strettamente necessario” 
“Ap-ari-graha sthairye janma kathanta sambodhah” Y.S II.39

apsignifica liberareripulire, purificare (la p è sempre implicata nella purificazione). Per esempio Apana è la forza eliminativa, purificativa. 
ari” significa devoto, fedele
grah” significa trattenere 
ha” significa spostare, muovere verso

Quindi Aparigraha è:
liberare il devoto da ciò che lo trattiene o lo spinge verso qualcosa. “Quando si è radicato nel non possesso ha la conoscenza del come e del perché della sua esistenza”.

Possedere solo l’indispensabile ma non solo da un punto di vista materiale. Tutti gli eccessi cono possessioni.
Il cibo, i divertimenti, le astinenze, lo studio, il lavoro, i vizi..
Liberarsi da ciò che trattiene o spinge verso qualcosa, potremmo dire brame, desideri, impulsi sempre indotti sull’anima da forze dell’ostacolo al fine di oscurare una retta visone delle cose e dunque un chiaro pensiero, farà comprendere il senso della vita propria e di quella intorno a noi.

Tradurre quindi aparigraha come usualmente avviene con “ridurre ciò che si possiede allo strettamente necessario è un po’ semplicistico. 
Il concetto si avvicina molto a due dei 5 Klesa: abhinivesa e raga
I 5 Klesa o afflizioni sono:

Avidya  Ignoranza, mancanza di consapevolezza
Asmita – Senso dell’ “io sono
Raga – Attrazioni
Dvesa – Repulsioni
Abhinivesha Attaccamenti

Liberarsi dagli attaccamenti e liberarsi dalla paura di staccarsi dagli attaccamenti.  Quindi è un pensiero LIBERATORE da ciò che ci trattiene.

Il mondo materialista fa in modo di trattenerci con bisogni indotti che mantengono la nostra coscienza e le nostre azioni dove qualcun altro vuole che siano. Questo non permette lo sviluppo della coscienza superiore perché un bisogno tira l’altro e questo distrae completamente dalla ricerca di chi siamo o dalla sua scoperta e dall’obiettivo di dare un senso alla nostra vita.
Basta guardarsi attorno ed è facile vedere esseri umani sottratti quasi integralmente a qualsiasi possibilità di ritagliare un minuto veramente per sé stessi ove potersi ascoltare, farsi delle domande e cercare delle risposte. Anzi, quando questo dovesse accadere c’è sempre qualcosa pronto a riempire quel silenzio, un social, la tv, una telefonata, la palestra, un nuovo acquisto.

Aparigraha offre una possibilità di un controllo del pensiero automatico molto importante perché le forze che lo determinano sono potenti.

Nella pratica 

Nella pratica ci liberiamo da ciò che ci trattiene quando siamo in condizione di rilassamento, quando lasciamo andare le tensioni, i pensieri, i ricordi, gli attaccamenti. Ecco che troviamo anche il principio di reciprocità: imparare a lasciar andare il superfluo dividere l’inutile dal necessarioper ritrovare la nostra essenza.

Articoli consigliati