La via dello Yoga la nostra vita nelle nostre mani.

“Ci sono ottantaquattro milioni di Âsana descritte da Shiva.
Ci sono tante posizioni quante sono le specie di creature viventi nell’universo.
Tra di esse ottantaquattro sono le migliori, e fra queste ottantaquattro,
trentadue sono state riconosciute utili per il genere umano in questo
mondo”
Gheranda Samhita II, 1-6.

Nei miei anni di pratica ho potuto mettere ordine nella apparente confusione di chi si avvicina per la prima volta allo Yoga, capire la consequenzialità, l’interdipendenza, l’indissolubile legame delle sue pratiche.
Se si vuole che lo Yoga esplichi tutto il suo potenziale, non si può prescindere dal percorrere tutti i suoi gradini che vanno oltre la pratica delle âsana. Senza compiere tutti questi passi, la semplice pratica delle âsana non può essere definita Yoga.
Questo aspetto “ginnico” dello Yoga è tutto ciò che spesso in Occidente ne esaurisce l’immagine. Migliaia di pubblicazioni sono state scritte, moltissime di eccellenza, nelle quali si evidenzia bene che la scienza delle âsana non è “lo Yoga” ma una sua parte propedeutica, eppure spesso l’Occidente continua a vedere lo Yoga solo come una disciplina di strane posizioni corporee.
L’idea originale della “disciplina delle posizioni”, è invece di essere solo uno strumento raffinatissimo indirizzato a predisporre il complesso psico-fisico nelle condizioni più adatte per compiere quei passi che realmente caratterizzano lo Yoga
E quali sono?
Lo Yoga ci insegna ad essere consapevoli spettatori e dunque consapevoli attori della nostra vita, ci toglie dall’oblio, dalla confusione mentale, dalle dipendenze, dall’insicurezza. Dona pace, calma interiore, lucidità, presenza, consapevolezza.

Lo Yoga è un percorso che contatta i diversi piani dell’essere umano: fisico-energetico, psichico-animico, e coscienziale-spirituale, piani avvolti spesso per molte persone nel mistero e nel luogo comune.
Se pensiamo che la parola “mistero” ha il senso di “serrato – chiuso” e riflettiamo sul fatto che si chiude qualcosa per proteggere un contenuto, capiamo che se vogliamo scoprire un contenuto ci serve una chiave di accesso.

Lo Yoga conduce alla porta e fornisce anche la chiave per aprirla e scoprire l’essenza di quei piani tanto misteriosi che oltre al fisico sono: l’energetico, lo psichico, il coscienziale.

Christina

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