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Ti è mai capitato di sentire dire che tutte le malattie nascono nell’intestino? Se pratichi yoga probabilmente si. E non è solo un modo di dire. Infatti per l’Ayurveda, la più antica medicina indiana, l’intestino è il cuore del benessere. Se funziona bene, tutto il corpo ne trae beneficio. Se si blocca, se si indebolisce o si irrita, piano piano iniziano piccoli disturbi che, nel tempo, possono trasformarsi in problemi più seri.
E la cosa sorprendente è che la scienza moderna sta iniziando a dire la stessa cosa.

Ayurveda: dove tutto comincia
Secondo l’Ayurveda, dentro di noi arde un fuoco invisibile: Agni, il fuoco digestivo. È lui che trasforma il cibo che mangiamo in energia vitale.
Quando Agni è forte e regolare, ti senti leggero, energico, con la mente lucida.
Quando Agni è debole o confuso, il cibo non viene digerito bene, ristagna nell’intestino e si formano delle tossine, chiamate Ama.
Possiamo immaginare Ama come un fango appiccicoso che si accumula nell’intestino e poi scivola in tutto il corpo, intasando da un lato i canali energetici dall’altro le vie escretorie, provocando gonfiore, stanchezza, infiammazioni, dolori articolari, perfino irritabilità mentale, modifiche dell’umore ed alla lunga anche caratteriali.
In poche parole: se la digestione è in crisi, prima o poi lo sarà anche il resto del corpo e la psiche.

Intestino e mente: un legame invisibile
L’Ayurveda ha sempre visto un legame fortissimo tra l’intestino e la mente.a
Quando siamo stressati o pieni di pensieri, il nostro sistema nervoso – che l’Ayurveda chiama dosha Vata – si agita. E indovina dove va a colpire per primo? Proprio lì, nell’intestino.
È per questo che, quando sei teso, senti il classico nodo allo stomaco, crampi, gonfiore o l’urgenza di correre in bagno. Se questa tensione diventa cronica, l’intestino perde il suo ritmo naturale e diventa irritabile.

La scienza moderna dice la stessa cosa
Negli ultimi anni anche i ricercatori occidentali hanno scoperto che l’intestino è molto più di un “tubo digestivo”: è un vero secondo cervello.
Sappiamo oramai tutti che contiene miliardi di neuroni e un esercito di batteri amici (ma anche no…), il microbiota, che dialogano continuamente con il nostro sistema immunitario e persino con il cervello. Anzi potremmo dire che costituiscono il nostro sistema immunitario. Infatti:
Il 70% delle difese immunitarie vive nell’intestino.
Se la barriera intestinale si danneggia, tossine e frammenti di cibo entrano nel circolo ematico, che andando a nutrire tutto il corpo fa sconfinare le tossine ovunque scatenando sia una infiammazione silenziosa sistemica che malattie organiche. Questa infiammazione, goccia dopo goccia, può infatti aprire la strada a malattie autoimmuni, disturbi tiroidei, allergie, squilibri ormonali, ansia e depressione.
Quello che l’Ayurveda intuiva migliaia di anni fa, oggi la scienza lo conferma: la salute comincia – e finisce – nell’intestino.

Colon irritabile o colite? Piccoli segnali da non ignorare
Molti di noi convivono con un intestino capriccioso: un po’ gonfio, un po’ stitico, a volte troppo veloce. È il cosiddetto colon irritabile, che non è una vera malattia ma un disturbo funzionale. Non causa – apparentemente – danni permanenti, ma all’inizio semplicemente rende la vita meno serena. Nel tempo invece, se non ce ne occupiamo, può alterare la flora batterica e da lì scatenare diverse reazioni sulla salute.
Accanto al colon irritabile e da non confondersi con esso, ci sono le coliti infiammatorie, in cui il sistema immunitario attacca il colon provocando dolore ma anche sangue nelle feci fino alla febbre. Anche qui la scienza sta scoprendo che dietro questi sintomi c’è ‘quasi sempre’ (non si sbilanciano…) un intestino in disbiosi e già “fragile” da tempo. Già irritabile ed irritato da tempo. .
Morale: ascoltare i segnali dell’intestino è sempre una buona idea.

Come riportare equilibrio?a
Innanzitutto prenderne coscienza. Prendere coscienza che siamo un sistema unitario ed una malattia non è un caso ma un avviso che fornisce il corpo all’anima ed allo Spirito affinché si attivino per modificare lo stile di vita sia da un punto di vista di corpo fisico e corpo mentale o animico.
L’Ayurveda suggerisce tanto per cominciare piccoli gesti quotidiani per riaccendere Agni e sciogliere Ama:
– Mangia con calma e mangia cibi semplici e caldi, il più possibile vicino allo stato naturale.
– Fai uso di spezie digestive adeguate al tuo Dosha come zenzero, cumino, finocchio.
– Rispetta i ritmi naturali, andando a letto e mangiando più o meno agli stessi orari.
– Bevi acqua tiepida durante la giornata per aiutare l’intestino a depurarsi.
– Prova rimedi naturali come il Triphala, una miscela di erbe che purifica senza indebolire.
E, soprattutto, rilassa la mente: yoga, respirazione e meditazione fanno bene anche al colon.
E se sta bene il colon sta bene il corpo è se sta bene il corpo sta bene la mente.
E se sta bene la mente l’incontro con l’Assoluto diviene molto più realizzabile.

La chiave è dentro di te
Che tu scelga la saggezza ayurvedica o le scoperte della medicina moderna, il messaggio è lo stesso: prenditi cura del tuo intestino, e lui si prenderà cura di te.
Perché un intestino sano non è solo sinonimo di buona digestione. È un alleato silenzioso che protegge il tuo sistema immunitario, il tuo equilibrio ormonale, il tuo umore, la tua biografia. La tua realizzazione personale.
Forse ora, quando ascolterai quel famoso “istinto di pancia”, ti sarà più chiaro perché non è solo un modo di dire.

Una pratica di yoga per un intestino più sereno
L’Ayurveda e lo yoga vanno mano nella mano: se la mente è calma, anche l’intestino ritrova il suo equilibrio. Ecco una piccola sequenza che puoi fare ogni giorno, al mattino o alla sera, anche se hai poco tempo.
1. Respiro calmante (5 minuti)
Siediti comodo, con la schiena dritta.
Inspira contando fino a 4.
Trattieni un istante.
Espira contando fino a 6.
Questo allunga l’espirazione, calma il sistema nervoso e rilassa la pancia.

2. Torsioni da seduto (1 minuto per lato)
Siediti a terra con le gambe distese.
Porta il piede destro oltre la coscia sinistra e appoggialo accanto al ginocchio.
Inspira allungando la schiena, espira ruotando delicatamente verso destra.
Rimani respirando profondamente, sentendo il massaggio interno agli organi
Ripeti dall’altro lato.

3. Balasana – la posizione del bambino (2 minuti)
Ginocchia a terra, glutei verso i talloni, fronte appoggiata a terra o su un cuscino.
Allunga le braccia in avanti o accanto al corpo.
Questa posizione calma Vata, distende la schiena e dona una sensazione di protezione.

4.Apanasana – la posizione che libera il ventre (1 minuto per lato)
Sdraiati sulla schiena e porta un ginocchio al petto, abbracciandolo dolcemente.a
Respira e senti la leggera pressione sull’addome.
Cambia gamba e ripeti.
Questa posizione stimola la digestione e riduce il gonfiore.

5. Rilassamento finale (3-5 minuti)
Sdraiati in Savasana, chiudi gli occhi e immagina una luce calda e dorata che avvolge la tua pancia, sciogliendo ogni tensione. Lascia andare ogni pensiero.

Praticata con costanza, questa breve sequenza:
– calma il sistema nervoso,
– massaggia dolcemente gli organi interni,
– migliora la motilità intestinale e soprattutto ti insegna ad ascoltare meglio il tuo corpo.
Un intestino sereno nasce anche da una mente serena.
Regalati qualche minuto al giorno per respirare, muoverti con consapevolezza e dare spazio al tuo benessere.

Om Shanti

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