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Gli Yama sono la prima delle otto tappe dello Yoga secondo Patanjali. Cinque principi etici universali che si trasformano in atteggiamenti, posture da tenere verso gli altri e verso la società. Costituiscono le fondamenta del comportamento yogico e una sono guida da avere sempre innanzi per sviluppare una interiorità che sia in armonia con l’altro.

  1. AhimsaNon violenza
    La violenza può manifestarsi nei pensieri, nei sentimenti, nelle parole ed infine nelle azioni. Consiglio per esempio la lettura di Marshall Rosenberg e la sua Comunicazione non violenta. La NonViolenza è la radice della com-passione ovvero la capacità di entrare nello stesso pathos (sentire) dell’altro ed è radice del rispetto per ogni forma di vita. Di fondamentale aiuto per relazioni umane sane.
  2. Satya – Veracità
    Naturale conseguenza di Ahimsa diventa il pensare, sentire ed agire nella ricerca della verità. Questa attitudine in accordo con Ahimsa consente di non causare danni, la visione oggettiva delle cose, l’annullamento dei dissidi. È la base per la PACE.
  3. Asteya – Non rubare
    Non appropriarsi di ciò che non ci appartiene non significa solo i furti di denaro o di beni materiali. È del tutto ignorato nella nostra società il furto di tempo, energia o idee. Pensiamo a chi ci rovescia addosso tutte le sue frustrazioni per telefono, whatsapp o ci blocca per la strada raccontandoci la sua vita. O chi ci ruba il tempo sui social pubblicando le sue gesta. Ovvio che dipende da noi non consentire tali furti. Ma guardiamo anche noi stessi se commettiamo questo abuso.
  4. BrahmacharyaContinenza / Moderazione
    Tradizionalmente intesa come castità, si tratta di un mantenimento e controllo dell’energia vitale che viene disperso soprattutto nella sfera sessuale così tanto sollecitata nella nostra epoca. Ma ampliando lo sguardo Brahmacharya ci invita ad moderazione e padronanza dei desideri così tanto sollecitati dalla nostra società. Tutto è fatto per poter essere desiderato e soddisfatto. Questa è una schiavitu terribile.
  5. Aparigraha – tradizionalmente la non possessività ed il non attaccamento
    Facile metterlo in relazione ai beni materiali che ci rendono schiavi del loro procacciamento, mantenimento ed uso, ma anche le relazioni o i risultati delle azioni possono essere liberati dagli attaccamenti. Questo Yama favorisce la crescita della libertà interiore.

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