Yoga chitta vrtti nirodah
Ovvero: Lo yoga arresta i tumulti della psiche o anima
Yoga sutra 1.1-4

Nella sua essenza lo Yoga è uno strumento di guarigione.
Cosa guarisce? Quella parte ‘malata’ dell’Anima o Psiche che possiamo chiamare Ego.
L’Ego è l’immagine distorta del nostro Vero Io che è dietro di essa e che la dovrebbe governare e guidare a compiere sulla Terra un percorso evolutivo per Esso stesso. Questa immagine distorta è causata da una alterazione delle facoltà, o strumenti, che l’anima usa per permettere all’IO la sua esperienza terrena. Questi strumenti sono il pensare, il sentire, il volere ed il conseguente agire.
Ogni nostro agire ha sempre a monte un pensare. Che sia un pensare automatico, condizionato, programmato o un pensiero vivente, consapevole e libero, sempre un pensiero è. Potremmo dire una determinazione della Coscienza.
Il punto è che prima di arrivare ad analizzare se i nostri pensieri sono condizionati e automatici o liberi e viventi, dobbiamo renderci conto che ‘nella nostra testa’ si muovono contemporaneamente innumerevoli pensieri che vanno e vengono in maniera incontrollata, disordinata e caotica e, per la maggior parte delle persone è impossibile trovarne il momento in cui sono nati.
Arrivano. Dal nulla. Apparentemente.
Questo turbinio di pensieri dei quali non conosciamo l’origine, il senso, la direzione, a cascata generano altrettanta confusione nei nostri sentimenti, nei nostri impulsi volitivi ed a finire, nelle nostre azioni.
La vita di molti di noi diventa infatti spesso una giungla, un gioco di prestigio, un mercato dell’usato pieno di confusione ove si cerca da mattina a sera di tirare fuori dal mucchio qualcosa di sensato che sia collegato con tutto il resto. Ma a prezzo di una fatica enorme di cui spesso non siamo consapevoli né che ci sia, né del perché.
Cosa c’è di male in questo? Che è come se dovessimo compiere un viaggio che ci richiede un percorso di una giornata su una strada chiara, sensata, logica, inequivocabile e continuamente arrivino dei disturbatori da nulla che ci attraggono in mille distrazioni. Ricordate Pinocchio?
Usciva la mattina per andare a scuola e mille disturbi e tentazioni lo attiravano lontano dal suo intento. Così finiva per diventare sempre meno padrone di sé e sempre più burattino nelle mani di tutti coloro che incontrava per la strada ed ai quali non sapeva opporre alcun rifiuto.
Ecco, quei pensieri che affollano la nostra mente e che arrivano dal nulla come il disturbo di un vecchio Pacman o di Pinocchio, impediscono di vedere la nostra strada, quella che dovremmo percorrere per arrivare alla nostra destinazione. Essi ci attraggono e chiedono continuamente attenzione e noi, nel dargliela, non solo perdiamo quantità di energia vitale inenarrabili, ma ci allontaniamo sempre di più dalla nostra strada e dunque dalla nostra essenza (l’IO) , che la strada che dovremmo fare la conosce eccome.
Ma di che pensieri si tratta? Tutti quelli che in qualsiasi momento decidiate di cercare nella vostra testa, vedrete apparire senza alcuna disciplina, ordine. Del tutto arbitrari. vi capita mai che per scelta iniziate a pensare ad una questione per esempio familiare o di lavoro, o sociale e nel giro di pochi minuti siete finiti da tutt’altra parte? o che mentre siete fermi al semaforo o pelate le patate, o fate un passeggiata, una marea di questioni vengano a chiedere attenzione? uscite dal nulla. Pam!! una botta e sono li. Vi capita è….
Tutto questo ha una spiegazione ma non possiamo fornirla qui.
Qui ci basti dire che le moderne vie esoteriche tradizionali e le vie misteriche attuali hanno come scopo proprio la cancellazione più o meno consapevole di questi disturbi dell’anima al fine di permettere la ‘fuoriuscita’ dell’Io e dei suoi intenti incarnatori.
La pratica dello Yoga anche, ha questo scopo, ora più che nel passato, ora più che quando è nata. Questo perché l’umano che pratica ora lo yoga, è un umano molto diverso da quello per cui lo Yoga è nato qualche migliaio di anni fa, un umano che migliaia di anni fa, non possedeva una autocoscienza, non possedeva quella parte speciale che solo l’umano possiede e che si chiama IO, appunto.
La pratica dello Yoga attuale, quello di Patanjali che viene codificato 500 anni dopo Christo ovvero dopo il mistero del Golgotha, correttamente svolta, aiuta l’arresto dell’incontrollata agitazione del contenuto della psiche (o anima) composto da quel turbinio, quel ribollire sfrenato di pensieri che vivono allo stato brado in essa perché senza governo da parte dell’IO che è, o dovrebbe essere, il signore dell’anima.
Pensieri che sono così espressione di sentimenti degradati ad emozioni istintive. E che generano una volontà degradata ad impulsi, brame, istinti e che poi fanno compiere azioni che non sono realmente utili alla nostra evoluzione, anzi spesso la ostacolano e che allontanano dalla nostra vera destinazione.
Tutto questo è ciò che va a costruire quella che identifichiamo come la nostra personalità, il nostro carattere o Ego, e che non è il nostro vero IO.
Questa anima diventa espressione di una coscienza di basso livello, immagine distorta della nostra Coscienza reale.
Questo “ribollire psichico”, che in sanscrito si chiama Chitta-Vrtti, genera il falso IO, l’Ego, una personalità automatica, che nasconde l’IO che è un Nucleo Spirituale Eterno ed Impersonale, la nostra vera Essenza, che si incarna nel nostro corpo e che tramite esso e le sue facoltà, vorrebbe svolgere il suo Progetto Incarnatorio sulla Terra al servizio dell’Intelligenza Cosmica di cui è espressione ma che viene ostacolata da quella creatura automatica ed abitudinaria che abbiamo chiamato Ego.
Il “ribollire” avviene nella psiche che detiene le facoltà del pensare, del sentire e dell’agire.
La funzione della Via Yoga, come indica il primo degli Yoga Sutra, è lavorare per calmare e possibilmente spegnere questo ribollire incontrollato delle facoltà o strumenti dell’anima.
Con questa finalità, offre “strumenti raffinatissimi” che operano a partire dal corpo fisico e tramite esso raggiungono il mondo psichico andando a ridimensionare la Personalità Automatica ed elevando così progressivamente il nostro stato di Coscienza che diviene sempre meno automatico e sempre più sotto il controllo dell’IO fino a poter arrivare a riconoscere la sua vera Realtà la sua Vera Essenza di Essere Spirituale incarnato in un corpo di materia.
La funzione della Via Yoga allora è quella di accompagnarci in un viaggio meraviglioso ed anche piacevolissimo che nella realtà dei fatti è un percorso di MEDITAZIONE che inizia in maniera indiretta e poi ci disvela la strada per una meditazione diretta e consapevole che avviene sotto la direzione del nostro IO.
Per fare questo, lo Yoga offre un cammino tangibile, scientifico.
Scientifico Spirituale.
Essendo per l’umano moderno il suo corpo fisico qualcosa cui è strettamente legato, i primi passi dello Yoga, partono proprio da qui.
Poi, l’azione sul corpo fisico, sosterrà quella dell’anima per arrivare a quella dell’IO che potrà riappropriarsi del governo degli strumenti dell’anima – pensare, sentire e volere e del corpo vitale-eterico e del corpo fisico.
E questo nella vita di tutti i giorni, non dentro ad una casetta sperduta sopra una montagna della catena dell’Himalaya.
Si può praticare Yoga in ogni momento della giornata, mentre si cammina, mentre si parla, si studia, si lavora, si cucina, si fa sport o ci si attiva o rilassa sul tappetino della pratica o seduti nella vera e propria pratica della meditazione. I suoi semi matureranno quando entreremo nel sonno, quando cioè ci ricongiungiamo alla nostra vera Essenza. Semi che ci preparano per ricominciare il nostro lavoro evolutivo il giorno dopo.